venerdì 31 marzo 2017

Torta di Mandorle, Pistacchi e Lime dei Caraibi

Le ricette nascono e crescono, ti seguono si evolvono, le si porta con se, sono come dei fermo immagine della propria vita.
La storia di questa Torta nasce in Oriente ed esattamente in Persia, dove sono stato per otto mesi, non ho inventato nulla, una torta di Mandorle e Pistacchi che si distingueva per il profumo d'acqua di rose e fior d'arancio, per una strano caso del destino mi ricordava l'Europa, in particolare Capri e la Caprese, ma senza cioccolato, limone e liquore, proibito nei paesi musulmani.
Un anno dopo mi trovavo già nelle Key's le isole della Florida ed esattamente a Key West, forse nel periodo più bello e felice della mia vita. Tutti i giorni mangiavo a colazione la Key Lime Pie, buonissima quella crema con il profumo di questo agrume, il lime ne basta poco ed è un sapore pungente, che nei dolci mi piace molto.
Ancora adesso quando sento il profumo del lime, la mia mente torna a quel cielo e mare azzurro che separa la Florida da Cuba. Trasformare le esperienze di vita in cucina, si mettono insieme le cose, i ricordi, gli ingredienti, possono non dire nulla ma nel bene e nel male sono parte della tua vita e delle tue esperienze.
Tutto si può sostituire in questa torta in modo particolare l'agrume, può essere fatta anche con il Cedro, l'Arancio, se non avete Lime adoperate dei limoni verdi, oppure come nell'originale l'acqua di fior d'arancio e l'acqua di rose.
Se proprio volete essere originali il Bergamotto oppure ancora lo Yuzu, l'agrume giapponese.
La farina di mandorle potete farla voi a casa frullando le mandorle già pulite con un po di zucchero, personalmente mi piace aggiungere un po di mandorle con la buccia perché danno una nota di gusto che non mi dispiace.
Il liquore adoperato è fatta in casa con lime come il limoncello, l'ho trovato qui , in alternativa altro liquore all'agrume che avete sempre scelto, ricordo che in Calabria hanno degli ottimi liquori al Bergamotto e al Cedro.


Torta di Mandorle, Pistacchi e Lime dei Caraibi

Ingredienti:
180 g. di farina di mandorle (oppure 130 g di mandorle pelate e 50 g mandorle con la buccia, qualche minuto in forno e poi frullate con 1 cucchiaio di zucchero)
40 g. di pistacchi sminuzzati non salati o in granella per dolci
50 g. fecola di patate
2 lime bio ( 1 bergamotto o 1 cedro )
5 uova bio
150 g di burro 
150 g di zucchero
1 bicchierino di liquore al lime (bergamotto o cedro)
1/2 bustina di lievito vanigliato per dolci
1 Bustina di zucchero a velo

Prendere le uova e due ciotole da cucina grande in una mettere i bianchi dell'uovo e riporre in frigorifero, nell'altro il rosso d'uovo, aggiungere lo zucchero è sbattere affinché il composto cambio il colore e fili, aiutatevi con uno sbattitore elettrico o una frusta a mano.
Recuperare le zeste dei lime, le bucce mi raccomando solo la buccia
Mettere nel mix le mandorle con 1 cucchiaio di zucchero per ottenere una farina di mandorle.
Mettere il burro a sciogliere a bagno maria.
Nel recipiente dei rossi d'uovo sbattuti con lo zucchero mettere, la farina di mandorle, i pistacchi tritati, le zeste del lime , fecola di patate, burro sciolto a bagnomaria e lavorate il tutto con la frusta a mano amalgamando il composto.
Prendere la ciotola dei bianchi d'uovo in frigorifero, aggiungere un pizzico di sale e montarli a neve ferma.
Aggiungere i bianchi montati al composto dal basso verso l'alto, piano, per non smontare le uova
Infine aggiungere prima il bicchierino di liquore al lime e girare con la frusta e poi aggiungere il lievito per dolci, circa mezza bustina.
Preparare la teglia per andare in forno, io metto carta da cucina, chi lo desidero può adoperare il metodo classico spalmare burro e poi spolverare di farina, girando la teglia per fare perdere la farina in eccesso.
Versare il composto della teglia e mettere in forno a 160° per circa 40 minuti, controllare con uno stecchino che la torta sia asciutta all'interno.
Tirare fuori dal forno, lasciare raffreddare e cospargere di abbondante zucchero a velo.

Per saperne di più:
Il Lime il cui nome Citrus aurantiifolia, non arriva dal Medio Oriente e nemmeno dalla Cina come altri agrumi ma dal Sud Est asiatico dai paesi come la Malesia e le Filippine.
A portarlo in Europa furono per primi gli arabi, in particolare in Andalusia e furono proprio i Spagnoli a portarlo in America, nei Caraibi e in Messico.
In Europa grandi quantità di Lime vennero portate dagli inglesi, che trasferirono le coltivazioni dalla Malesia all'India.
In parole molto semplici preferivano portare i lime dall'India che acquistare il limone dal Mediterraneo, un vezzo tipicamente inglese.
In America questa pianta si ambienta molto bene ed in pochi anni trova uso sia nei piatti tradizionali in cucina e nella produzione di sciroppi a livello industriale.
Il succo e le bucce di lime si abbinano molto bene la rhum e la canna da zucchero, viene utilizzato per i cocktail come Caipirinha, Mojito, i dolci come la Key Lime Pie, il lime è uno di componenti fondamentali per la marinata per preparazione del ceviche il pesce crudo marinato del Perù, famoso in tutto il mondo.
Interessante uso che viene fatto in Medio Oriente dove i lime vengono seccati  e poi ridotti in polvere e adoperati in cucina come spezie, viene chiamata polvere di limone..
In Iran si usano per dare gusto alle zuppe, in Iraq invece si aggiunge al riso per dare profumo oppure all'olio di oliva per renderlo più aromatico..
Senza rendermene conto ho adoperato il lime per fare questa ricetta che è un ingrediente della cucina iraniana, in una torta d'origine iraniana ma che avevo sempre mangiato con acqua di fior d'arancio e l'acqua di rose.